“ISA, GNASSO E UNA CENA TRA AMICI PER  AIUTARE ARTURO”

Domenica 15 settembre alle ore 20.30 agli Orti di Via Degani

La cena di beneficenza nata da un’idea di Giorgio Lambri in collaborazione con Valter Bulla e con il patrocinio del Gruppo Libertà e il sostegno del comune di Piacenza, per aiutare il piccolo Arturo, affetto da “Sindrome di Gillespie”, malattia neurologica congenita rara, che comporta atassia spinocerebrale con disabilità motoria e cognitiva, ipovisione.
Ai fornelli Isa Mazzocchi e Carlo “Gnasso” Giacobbi, insieme agli amici di Salumi Grossetti, Capitelli, Fratelli Salini, Azienda Agricola Pisaroni, macelleria equina Bissi, Gelateria Mill Sabores, Chiere, Poggiarello, Cantine Romagnoli, Cantina sociale Valtidone e Luretta.

Preziosi complici: i ragazzi dell’Istituto Alberghiero Raineri Marcora e il musicista e cantante Maurizio Pitacco
Co-protagonisti: le cento generose persone che parteciperanno all’evento
Costo? 70€ a persona

Menù della serata:
– Antipasto di salumi Dop piacentini del salumificio Grossetti, pancetta La Giovanna di Capitelli, Mariola dei Fratelli Salini, Giardiniera di Cascina Pisaroni e petit goût di Grana Padano
– Pisarei dell’antica e originale ricetta medioevale by Isa Mazzocchi
– Piccola di cavallo con polenta by Gnasso
– Sbrisolona con gelato alla Malvasia di Candia aromatica di Mill Sabores
– Pane by Chiere
– Vini in abbinamento offerti da Poggiarello, Cantina Valtidone, Luretta e Romagnoli.

Recapito per le Prenotazioni: + 39 339 4264913 oppure + 39 348 0452070

Il 6 maggio 2021 Isa ha ricevuto il premio Michelin Chef Donna 2021 by Veuve Clicquot, con la seguente motivazione:

“Isa Mazzocchi è stata selezionata degli ispettori Michelin perché ha un fortissimo legame con il suo territorio che promuove attraversoi suoi piatti per farne emergere le peculiarità.

La cucina, nella quale investe tutte le sue energie, la sua tenacia e l’apprendimento continuo,
le permettono di spaziare tra passato, presente e futuro, per portare l’ospite in una dimensione di esperienza senza tempo, fatta di tradizione e innovazione.

Il ristorante prende il nome da quella che, in dialetto piacentino,
era la tabaccheria del paese e che un tempo operava proprio nei locali dell’attuale ristorante.”